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Contratto Uneba – Interrotte le trattative

Giovedì 6 dicembre 2012 l’Uneba e le organizzazioni sindacali di categoria si sono riunite a Padova per la prosecuzione del negoziato per il rinnovo del CCNL settoriale, sia per la parte economica che normativa.

In una prospettiva di positiva chiusura del negoziato, le parti avevano concordato una prosecuzione no-stop del confronto anche nella successiva giornata del 7 dicembre.

Tale previsione si è rivelata in realtà troppo ottimistica. Le parti infatti alla fine della seconda giornata hanno dovuto prendere atto di una distanza sulla parte economica che non consentiva oggettivamente il raggiungimento di un accordo.

In modo innovativo e con l’obiettivo di dare la massima trasparenza alla propria posizione, fortemente influenzata dal grave momento che gli Enti stanno attraversando, l’Uneba aveva infatti messo sul tavolo una propria proposta economica che tentava di avvicinarsi per quanto possibile alle aspettative sindacali, pur con una modulazione nel tempo ed una articolazione dell’erogazione su una serie di istituti.

Le organizzazioni sindacali condividevano l’impostazione ma dichiaravano complessivamente insoddisfazione sulle quantità economiche, giudicandole tuttora insufficienti rispetto alle aspettative, pur con alcune diversità di giudizio ed un diverso grado di realismo nell’approccio al negoziato.

Risultava pesare, sulla posizione sindacale, la situazione di stasi salariale che si protrae ormai da oltre un biennio, pur prendendosi atto che questa situazione è sostanzialmente generalizzata. Da parte Uneba, si riteneva del tutto comprensibile l’aspettativa dei lavoratori rispetto all’esigenza di una adeguata protezione salariale, pur dovendosi considerare come – all’esterno del settore – sia sovente prevalente il problema occupazionale rispetto a quello salariale.

Restava peraltro ancora aperta tutta una serie di riserve sindacali rispetto a proposte sulle normative contrattuali, già formulate da Uneba ed in parte trattate nei precedenti incontri, tendenti ad introdurre nel contratto collettivo alcune innovazioni sia come conseguenza dell’evoluzione legislativa in atto in materia di mercato del lavoro, e sia, in parte, con l’obiettivo di introdurre deroghe all’ordinamento nelle parti derogabili, per rendere le stesse normative più compatibili con le specificità settoriali senza dover gravare di tale onere il livello decentrato.

Si prendeva conclusivamente atto da parte Uneba dell’assenza delle condizioni necessarie per una positiva conclusione del confronto. Le organizzazioni sindacali, di conseguenza, dichiaravano la ripresa della loro autonomia di azione.

6 Comments

  1. “pur dovendosi considerare come – all’esterno del settore – sia sovente prevalente il problema occupazionale rispetto a quello salariale” In buona sostanza, il nucleo concettuale con cui uneba siede al tavolo delle trattative è “ringraziate dio che avete un lavoro e pensate a chi sta peggio!” Considerando la sostanziale incapacità delle parti a favorire un utile epilogo di una penosa vicenda che vede in ballo professionalità e nuclei familiari, è pensabile quantomeno accedere alle due proposte e magari pensare ad una consultazione referendaria?

  2. ..è ora di finirla di ringraziare di avere un lavoro..esiste anche la dignità del lavoro e del lavoratore!..e lo dice chi a 38 anni è 25 anni che lavora…da circa 20 lavoro come infermiere..assisto mediamente più di 100 pazienti per turno..ruotando sui vari turni chiaro..e guadagno 1100 euro al mese,quando mi và bene,..notti e domeniche comprese!..e dovrei anche piegare la testa e ringraziare?eh nò grazie un bel ca..cavolo!..continuo a pensare o forse continuo a sperare di vivere in un paese migliore..e magari con mentalità e pensieri migliori!..comunque và beh..io il Natale,il veglione del 31..e altro..sarò al lavoro…e non è un problema..anzi una fortuna…con uno stipendio così che potrei festeggiare mai!GRAZIE UNEBA!!! e Buone Feste!

  3. SALVE, SONO UN OPERATORE SOCIO SANITARIO,AVRO’ ANCHE UN LAVORO(IL PIU’ UMILE DI TUTTI) MA IL MIO STIPENDIO E’ DI 1050 EURO AL MESE HO 400 EURO DI SPESE FISSE,CON 650 EURO COSA FACCIO?
    ORAMAI E’ TRE ANNI CHE E’ SCADUTO IL CONTRATTO UNEBA NON VOGLIONO RINNOVARE BISOGNA PRENDERE POSIZIONE ORGANIZZARE SCIOPERI FERMARE IL SERVIZIO ALLA PERSONA STOP.
    POCHE PAROLE PIU’ FATTI!!!
    LA CRISI NON L’ANNO CREATA I DIPENDENTI CHE PAGANO REGOLARMENTE TASSE,ADDIZZIONALI COMUNALI,REGIONALI ECC.
    I NOSTRI CARI POLITICI CHE RUBANDO PER DECENNI CI ANNO FATTO FINIRE IN QUESTA SITUAZIONE!!!
    OGNUNO DEVE ESSERE RESPONSABILE DELLE PROPIE AZIONI !!
    SI VUOLE USCIRE DA QUESTA SITUAZIONE IO AVREI UNA SOLUZIONE :
    SICCOME IN ITALIA NON C’E’ NESSUNO IN GRADO DI GOVERNARE IN MODO DEMOCRATICO E SIAMO PARTE DELLA COMUNITA’ EUROPEA BISOGNA ABDICARE AD UN ALTRO PAESE GOVERNO TUTTO ESTERO SENZA NESSUN TIPO DI INTERESSE,ABBATTERE TUTTI QUESTI PARTITI CHE NON SERVONO A NULLA( NO SCUSATE SERVONO SOLO A MANGIARSI TUTTI I NOSTRI SOLDI).COSI’ FORSE CI SARA’ UN FUTURO PER I NOSTRI FIGLI

  4. Spett Uneba

    desideravo sapere se sono state previste date successive per riprendere le trattative. Inoltre convenendo con quanto già dichiarato penso possa essere utile sapere indicativamente le basi di aumento salariali proposte e rivendicate al fine di avere una migliore idea rispetto al quantuum di cui si stà parlando. Ritengo che ai lavoratori attivi, certamente consapevoli della situazione generale in atto, possa essere utile conoscere le proposte in campo e magari esprimersi in merito. Quale parte più competente in materia se non proprio coloro che da 4 anni non vedono un rinnovo può meglio valutare ?
    Certo di una vostra risposta

    Cordiali Saluti

    Dott. Maurizio Parolin

  5. Proposta : Sarebbe interessante conoscere le diverse posizioni e i punti dirimenti per poter dare un parere , se richiesto e utile .
    RICHIESTA : conoscere il contenuto economico ( e normativo con impatto economico ) della proposta Uneba per valutare :
    – l’ accantonamento minimo da prevedere in bilancio 2012
    – l’ effetto sui costi correnti di gestione per verificare in anticipo, e comunque tempestivamente, l’ adeguatezza delle tariffe praticate agli ospiti ( costo del lavoro è circa 2/3 dei costi complessiovi ).
    Grazie

  6. Salve.. bhè non è che ci sia molto da dire, da una parte per fortuna che abbiamo un lavoro ma è anche vero che con 1000 euro al mese (sono oss) per 164 ore lavorate e lo sforzo fisico e mentale, non siamo sotto pagati, di +++++!!! poi senti che ci sono “ministri” che dichiarano 120.000€ all’anno… bhè io solo 16000 lordi e con un sacco di straordinari!!! vergogna!!!!
    capisco che dal punto di vista uneba, la crisi c’è e si sente, ma forse basterebbero 100 € al mese per stare leggermente più sereni!!! poi parliamo di una pronta disponibilità di 6€!!! ma non mi bastano nemmeno di benzina!!! PERO’, E QUI LO GRIDO A VOCE ALTA, SE TUTTI GLI OSS NON ANDASSERO A LAVORARE, LE CASE DI RIPOSO O SIMILARI POSSONO CHIUDERE LA SERRANDA!!!!!! AUGURI A TUTTI


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