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Legge anziani, Oss, risorse per la sanità, PNRR: le sfide dell’autunno di Uneba

Quali sono i problemi in campo per il settore sociosanitario alla ripresa dopo le ferie? Quali sono i prossimi impegni di Uneba?

Risponde il presidente nazionale Uneba Franco Massi nel suo editoriale pubblicato sul numero di settembre 2023 di Nuova Proposta, il bimestrale di Uneba.

1- Bisogna incrementare la quota di PIL destinata alla sanità

Lasciati alle spalle alcuni tormentoni di agosto, oggetto di intensi, appassionati e alquanto inutili dibattiti, siamo ansiosi di vedere cosa conterrà la nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza di settembre che il governo si appresta a elaborare.
Siamo preoccupati per i segnali che giungono da varie parti riguardanti i futuri, necessari, incrementi della quota di PIL destinati alla sanità. Anche nel recente incontro con il ministro della Salute Schillaci, Uneba e Aris hanno sottolineato che la differenza negativa di tre punti di PIL per la sanità fra l’Italia e la Francia e la Germania non consente il mantenimento degli attuali livelli di prestazioni.
Con questi dati il Servizio Sanitario Nazionale universale è, per l’oggi e per il futuro, ancora sostenibile? Il ministro Schillaci ha chiesto al ministero dell’Economia 34 miliardi in più rispetto al vigente quota nel bilancio pluriennale. Uneba, insieme a tutto il mondo che rappresenta il sociosanitario non può che condividere e sostenere la proposta del ministro per ragioni che trovano le motivazioni in quanto è successo negli ultimi tre anni nel nostro settore:

  • sottovalutazione dei bisogni presenti e futuri della popolazione anziana
  • carenza di personale
  • quote a carico del SSN largamente insufficienti per soddisfare quanto previsto dai LEA
  • …e si potrebbe continuare.

2 – Più risorse per la prevenzione

I nostri servizi sanitari e assistenziali, a livello nazionale e nelle regioni non hanno mai dedicato particolare attenzione ai programmi di prevenzione. Sono note, in alcuni paesi europei a noi vicini, le significative quote di bilancio riservate alla prevenzione. In Italia, per la prevenzione si stanzia un terzo di quanto destinano in Francia e Germania.
Senza una efficace prevenzione, la spesa sanitaria per la cronicità aumenterà con l’invecchiamento della popolazione.

3 – Meno mattone nel PNRR

Chi legge “Nuova Proposta” conosce bene il mondo degli anziani, dei disabili, dei poveri, degli emarginati, delle persone sole e delle persone con problemi di dipendenze varie, perché ha vissuto nel periodo drammatico della pandemia e convive tuttora con le enormi difficoltà che si incontrano quotidianamente nelle nostre strutture nella gestione dei servizi sociosanitari e assistenziali. Ci saremmo, in questi anni, aspettati dal Governo e dal Parlamento maggiore attenzione per il nostro settore dal punto di vista normativo e economico. Quanto è stato scritto nel PNRR è emblematico.

Tuttavia dobbiamo registrare con soddisfazione alcune proposte di modifica presentate dal Governo alla Commissione Europea: è prevista una riduzione da 1.350 a 936 Case del la Comunità, da 400 a 304 Ospedali di Comunità e da 600 a 524 Centrali Operative Territoriali.
All’uscita del PNRR avevamo, su queste colonne, definita la programmazione di alcuni interventi come una “grande operazione mattone”!

4 – Rinnovo del contratto Uneba, sanità integrativa, previdenza complementare

Con decisione del consiglio nazionale Uneba si è concordato con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil di avviare la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale. Si provvederà all’aggiornamento degli articoli del contratto, compresi quelli riguardanti la parte economica. Ci troveremo poi, insieme ai rappresentanti dei lavoratori, di fronte a due sfide:

  • procedere alla qualificazione della sanità integrativa per rafforzare la prevenzione
  • affrontare concretamente il tema della previdenza complementare

5. La carenza di personale nelle professioni sociosanitarie e le nuove professioni necessarie

Nelle prossime settimane dovremo focalizzare l’attenzione su alcuni temi. La ormai cronica carenza di personale sta mettendo in difficoltà alcuni servizi per anziani e disabili. Si rende necessario non solo l’aumento del numero delle figure professionali attualmente previste, ma pensarne di nuove anche in previsione dell’incremento dei servizi territoriali e domiciliari. Uneba, con le altre associazioni del nostro settore, ha contribuito fattivamente a livello nazionale e in alcune regioni ad elaborare proposte per la revisione della figura dell’OSS e per la definizione della nuova figura di operatore di interesse sanitario. Attendiamo dal ministro Schillaci e dal Presidente della Conferenza Stato Regioni on. Fedriga risposte al nostro appello e la celere approvazione di una necessaria normativa nazionale.

6- Le norme sulla concorrenza

Approfondimenti sono in corso sulla complessa normativa relativa alla “concorrenza”: si spera solo che anche per il vasto mondo del terzo settore venga riservata una doverosa attenzione.

7- I decreti attuativi della legge delega Anziani

Fra non molto risentiremo parlare dei decreti per l’attuazione della riforma per la non autosufficienza. Riforma valida che recepisce molte proposte, anche nostre, formulate insieme al “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza”, coordinato del prof. Cristiano Gori. Ora comincia la parte più difficile. I decreti attuativi stabili ranno i contenuti e la priorità e dovranno collegarsi, per la concreta attuazione, agli stanziamenti di bilancio. Se si vogliono raggiungere, seppur con gradualità, gli obiettivi della legge sono necessari cospicui investimenti pluriennali.

8 – Il convegno Uneba in Toscana

Ne sono consapevoli il Viceministro del Lavoro on. Maria Teresa Bellucci e il Presidente della Commissione Politiche Sociali Sen. Francesco Zaffini, che parteciperanno ai convegni nazionali di Uneba in Toscana a ottobre e novembre.
Vi aspetto a Marina di Massa e a Pisa.

Franco Massi
Presidente nazionale Uneba

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Agli enti in regola con la quota di adesione all’Uneba offriamo un servizio di assistenza gratuita sull’applicazione del contratto Uneba: è necessario inviare il proprio quesito a sail@uneba.org. Come da Regolamento Uneba, non sarà data risposta a quesiti provenienti da singoli lavoratori.

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