Modificare alcuni punti della Riforma del Terzo Settore inserendo gli emendamenti all’interno della Legge di Stabilità.
E’ questo l’obbiettivo dell’azione politica intrapresa da Uneba nazionale con il supporto delle federazioni regionali.
Quali sono le modifiche che Uneba propone?
Ecco il testo completo degli emendamenti alla Riforma del Terzo Settore proposti da Uneba, come approvato dal Comitato Esecutivo Uneba del 25 ottobre.
Le proposte riguardano:
1.Esclusione delle ex ipab dal divieto di detenere il controllo o esercitare direzione o coordinamento di imprese sociali, aggiungendo un comma all’articolo 4 del decreto legislativo 112/2017 sull’impresa sociale.
2.Modifiche alle regole sulla devoluzione del patrimonio di un ente religioso che cessa attività “di interesse generale, per il perseguimento, senza fine di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale” aggiungendo un comma all’articolo 9 del decreto legislativo 117/2017, Codice del Terzo Settore.
3. Modifica dei criteri per stabilire quali attività sono di natura non commerciale e quali entrate sono da considerare derivanti da attività non commerciali, e quindi sottoposte ad una diverso regime fiscale rispetto a quelle commerciali, modificando i commi 2 e 5 bis dell’articolo 79 del decreto legislativo 117/2017 (così come modificato dal decreto correttivo 105/2018 – art. 23)
Si tratta di proposte presentate d’intesa con il Forum del Terzo Settore, di cui Uneba fa parte.
Proprio incontrando il Forum del Terzo Settore, il vicepresidente del Consiglio e Ministro del Lavoro Luigi Di Maio aveva ipotizzato interventi a sostegno del Terzo Settore nella Legge di Stabilità, nel segno di una piena attuazione della Riforma.
In queste settimane Uneba nazionale, ed i rappresentanti di Uneba nel Consiglio del Terzo Settore, prende contatto con i rappresentanti del governo e di tutti i gruppi parlamentari per sottolineare l’importanza delle modifiche proposte per gli enti nostri associati, e a beneficio delle persone fragili a cui l’universo Uneba si dedica.
Con lo stesso obbiettivo, Uneba ha chiesto ai consiglieri nazionali e ai revisori Uneba, espressione del territorio, di contattare i parlamentari della propria regione, di ogni gruppo, più direttamente coinvolti nella Riforma, cioè i componenti delle Commissioni del Senato: Affari Costituzionali, Igiene e Sanità, Lavoro pubblico e privato e delle Commissioni della Camera: Affari Costituzionali, Affari Sociali e Lavoro pubblico e privato.
Si tratta oltretutto, in ampia parte, di parlamentari di prima nomina, con cui cominciare a stringere un rapporto di collaborazione che auguriamo proficuo.
A fine ottobre il Governo ha presentato la sua proposta di Legge di Stabilità, che passa poi all’esame di Camera e Senato. Nel corso dell’esame, quasi certamente il testo sarà modificato (ad esempio, auspichiamo, con gli emendamenti proposti da Uneba). Il testo della proposta di Legge di Stabilità, quindi, non ha forza di legge. Non è questo il testo definitivo della Legge di Stabilità 2019.
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— Uneba (@unebanazionale) 6 novembre 2018
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— Redattore sociale (@RedattoreSocial) 14 novembre 2018
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