Approvato in Conferenza Stato Regioni il nuovo profilo professionale dell’operatore socio sanitario, figura fondamentale nel settore sociosanitario e quindi in tantissimi enti associati Uneba.
“L’operatore socio-sanitario – si legge all’articolo 1 dell’Accordo – è l’operatore che svolge attività finalizzate a soddisfare i bisogni primari e favorire il benessere e l’autonomia delle persone assistite in ambito sanitario, sociosanitario e sociale (…) . L’operatore socio-sanitario svolge la propria attività in collaborazione con il professionista sanitario o sociale di riferimento, e in integrazione con gli altri operatori sanitari e sociali”.
Gli ambiti di competenza indicati sono:
– Aiutare la persona assistita nel soddisfacimento dei bisogni di base e alla vita quotidiana
− Assicurare igiene, sicurezza e comfort degli ambienti di vita e di cura della persona
− Svolgere attività di assistenza alla persona a carattere sanitario e socio-assistenziale
− Svolgere attività finalizzate all’integrazione con altri operatori e al lavoro in team.
L’allegato 1 alla Delibera indica le competenze minime che l’Oss deve avere.
Accordo, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano concernente la revisione
del profilo dell’operatore sociosanitario istituito con Accordo sancito il 22 febbraio 2001
Si tratta di una modifica dell’accordo del 2001 dovuta, come si legge nella della delibera, alle profonde modificazioni nelle realtà organizzative, clinico-assistenziali e sociali che si sono
verificate negli ultimi vent’anni, alle variazioni nella domanda di salute collegate all’invecchiamento della popolazione, all’aumento della multimorbilità e cronicità. Tutti temi su cui Uneba insiste da tempo.
L’accordo dovrà essere recepito con decreto del presidente del consiglio.