Centri di servizio per anziani, cioè strutture residenziali, che diventano centro organizzativo del servizio domiciliare, con il personale dei centri pronto a diventare anche personale domiciliare.
E’ l’esperienza della Pia Opera Ciccarelli, ente associato Uneba Veneto che gestisce 10 strutture in provincia di Verona, ma ha pure un’esperienza trentennale nel servizio domiciliare.
Per questo Elisabetta Elio, direttore generale della Pia Opera, è stata chiamata come relatrice al convegno “Le strutture residenziali si aprono alla domiciliarietà: ripensare l’oggi, organizzare il domani” svoltosi il 3 giugno a Torino.
Mettiamo a disposizione nella parte riservata il testo e le slide dell’intervento di Elio, in cui si presentano le modalità concrete di realizzazione del servizio domiciliare.
Per ogni beneficiario c’è un Piano Assistenziale Individuale.
Il personale del servizio domiciliare è lo stesso dei centro servizi, ed anzi, è proprio l’alternanza a garantire l’aggiornamento tecnico professionale. Previsti inoltre incontri mensili di confronto per gli operatori del servizio domiciliare con assistente sociale e coordinatore della struttura.
Inoltre l’organizzazione flessibile e l’utilizzo di personale part time permettono di attivare rapidamente servizio domiciliare e di rispondere alle emergenze, pur tenendo conto della necessità di far ruotare in casa della persona al massimo tre operatori.
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