Ad approvare queste nuove modalità è l’ordinanza del Ministero della Salute di sabato 8 maggio 2021.
Sono in vigore fino al 30 luglio 2021.
Ecco alcuni aspetti delle nuove modalità.
L’ingresso è consentito solo a visitatori o famigliari o volontari in possesso di Certificazione Verde Covid 19 (articolo 9 decreto legge 52/2021).
“I gestori sono tenuti a trasmettere alle Asl o alle equivalenti articolazioni territoriali regionali le modalità organizzative adottate sulla base delle presenti indicazioni, per consentirne la condivisione e le eventuali verifiche e attività di audit e formative/informative”.
Il documento con le nuove modalità si apre con un riconoscimento di quanto fatto dalle strutture in termini di “sforzi riorganizzativi”, “raggiungimento di adeguati livelli di sicurezza”, “misure igienico sanitarie rigorosamente applicate”, “elevato livello di copertura vaccinale” ed altro ancora.
Gli accessi di famigliari e le uscite degli ospiti devono essere “favorite nella massima sicurezza possibile”. Resta comunque l’impegno della direzione sanitaria dell’ente (o di altra figura di riferimento, a seconda delle diverse organizzazioni regionali) “ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione”, e sono previste indicazioni più restrittive se ci sono casi positivi Covid tra gli ospiti o il personale”.
Il commento alle nuove modalità di visita del presidente nazionale Uneba Franco Massi
2 Comments
In queste nuove indicazioni vedo però diverse criticità:
– per i famigliari che devono fare il tampone non è chiaro se sia la struttura a doverlo fare (e nel caso occorre anche emettere il Certificato Verde??? ) – chi si accolla questi costi?
– sarebbe stato utile che venisse divulgata almeno una bozza del “patto di corresponsabilità”
– l’idea poi di menzionare la possibilità di andare a casa è giusto servita a “scatenare” le richieste delle famiglie.
Un caro saluto.
Buongiorno,
concordo con il sig. Quaranta in merito alle criticità.
Nel art. 1 punto 2 dell’ordinanza emanata il gg. 08/05 viene riportato ” il direttore sanitario della singola struttura in relazione allo specifico contesto epidemiologico, può adottare le misure precauzionali più restrittive ecc. ecc.” Quindi, alla fine, l’ultima parola su quale misure adottare per le visite resta sempre da parte del direttore sanitario! Mi pare che la richiesta da parte di tutti i parenti fosse legata al fatto che tutte le RSA dovessero adottare le stesse procedure.
Alla fine, cosa cambia?
Un caro saluto
Ornella