COMUNICATO STAMPA
Approvati i decreti delegati – Il commento di Uneba, voce del non profit sociosanitario di radice cattolica
Riforma Terzo Settore, un traguardo raggiunto con il dialogo. Ma restano alcune perplessità, e la possibilita’ di porvi rimedio
I decreti delegati sul codice del terzo settore, le imprese sociali e il 5xmille (oltre a quello sul servizio civile universale, già entrato in vigore), approvati mercoledì 28 maggio dal Consiglio dei ministri, comporteranno, per quanto riguarda l’ambito di attività di Uneba, un periodo di approfondimento della loro complessiva portata e delle ricadute sugli enti non lucrativi operanti nei settori socioassistenziale, socio-sanitario e socioeducativo sotto gli aspetti statutari, gestionali, tributari per poter meglio corrispondere alle esigenze delle persone e delle comunità cui si rivolgono.
Uneba esprime apprezzamento per il lavoro del Governo e particolarmente del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti e del sottosegretario dello stesso ministero Luigi Bobba, che – avendo la delega alla materia – ha seguito il lungo iter normativo dalla linee-guida Renzi del 2014, alla legge delega 106/2016, agli odierni decreti, in un colloquio continuo con i diversi organismi rappresentativi.
IL DIALOGO
Particolarmente fruttuosi e cordiali sono stati i rapporti con Uneba del sottosegretario Bobba, principale relatore al Congresso Uneba di marzo 2017 a Padova, e dei suoi collaboratori prof. Sepio e prof. Frisci, con una attenta considerazione delle questioni sollevate dalla nostra associazione.
Vogliamo sottolineare anche l’approfondito dibattito svoltosi in Parlamento, con l’attenzione alle nostre istanze prestata in particolare dalle relatrici on. Donata Lenzi (Commissione Affari sociali, Camera) e sen. Anna Maria Parente (Commissione Affari Costituzionali, Senato) e dagli onorevoli Domenico Menorello e Giovanni Sanga (Commissione Finanze, Camera) e degli on.Ezio Casati (Commissione Affari Sociali, Camera) e Maurizio Bernardo (presidente della Commissione Finanze della Camera).
LE PERPLESSITA’
Certamente restano le perplessità più volte sollevate:
- la mancata attuazione della delega per la riforma del libro I, titolo II, del codice civile
- un’eccessiva ingerenza sulla autonomia statutaria
- il sovrapporsi dei controlli
- la questione fiscale, condizionata anche dal criterio – comunitario – della concorrenzialità a svantaggio della non lucratività e delle finalità di interesse generale (con il sacrificio delle ONLUS).
GLI ADATTAMENTI
Ma avere un corpo giuridico unificato e la promozione dello strumento della impresa sociale consentiranno certa mete una visione complessiva del sistema e scelte consapevoli nel tempo per tutti gli operatori. La possibilità – ricordata dallo stesso Bobba – di decreti correttivi e integrativi è poi garanzia di adattamenti sulla base dell’esperienza della prima attuazione della riforma.
#terzosettore i punti dolenti: nonriforma codice civile, controlli, ingerenze,fisco, #onlus. Ma si puo' rimediare… https://t.co/bRyTLIsYBc
— Uneba (@unebanazionale) 28 giugno 2017
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