Riconoscere alle strutture residenziali sociosanitarie e similari, rivolte ad anziani e a persone con disabilità non autosufficienti e accreditate con il servizio sanitario nazionale/regionale, l’intera diminuzione di fatturato subita nell’anno 2020, nel periodo dell’emergenza, sull’anno 2019. Diminuzione che, visto il protrarsi dell’emergenza, probabilmente si ripresenterà anche nell’anno 2021 e che avrà anch’essa necessità di compensazione.
Questa la richiesta che Uneba nazionale e le altre associazioni di categoria del settore sociosanitario Agespi, Anaste ed Aris hanno presentato al presidente del consiglio Mario Draghi, al ministro della salute Roberto Speranza, al ministro dell’economia Daniele Franco.
Lettera Uneba Agespi Anaste Aris a Draghi – Speranza – Franco
Nel documento, Uneba e le altre associazioni elencano nel dettaglio le maggiori spese -dal personale, ai DPI, allo smaltimento dei rifiuti- che hanno sostenuto per proteggere le persone assistite, il personale e la comunità intera dalla pandemia.
Chiediamo, scrivono le associazioni, “con la forza della disperazione di valutare un provvedimento specifico per le strutture accreditate che ospitano anziani non autosufficienti e persone con disabilità”.
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